DESCRIZIONE
Negli anni tra il 1860 e il 1890, specialmente in Lombardia e Piemonte, si manifestò nella letteratura, nella pittura e nella musica il fenomeno culturale della Scapigliatura. La parola «scapigliatura» – traduzione del termine francese bohème (che a sua volta deriverebbe da «boemo», cioè «zingaro»), con cui si indicava uno stile di vita anticonformista –, ebbe fortuna grazie al titolo del romanzo di Cletto Arrighi La Scapigliatura e il 6 febbraio (1862).Il movimento della Scapigliatura era assai vario e raccoglieva letterati, musicisti, scultori e pittori, tutti accomunati dall’identificazione tra vita e arte, dal desiderio di essere originali e diversi dagli altri, dal condurre una vita disordinata, dedita all’alcol e all’assenzio, la droga più diffusa in quell’epoca. Con il nostro percorso intendiamo rileggere la poesia di questi giovani poeti dissidenti che hanno il merito di aver sprovincializzare la cultura italiana, proponendo la lettura di scrittori e poeti europei e riservando nuova attenzione all’umorismo, alla satira, al sogno e alla favola. Inoltre rinnovarono la lingua, proponendo un lessico spigliato, arricchito dai modi dialettali e libero da rigidi canoni letterari.