DESCRIZIONE
“Vorrei che tutti leggessero, non per diventare letterati, ma perché nessuno sia più schiavo”
Laboratorio di lettura animata sui testi di Gianni Rodari
La società attuale offre a bambini e ragazzi innumerevoli stimoli culturali, soprattutto di carattere multimediale e tecnologico. La cultura dell’ascolto e della lettura sta
cedendo il posto a quella dell’immagine per la concorrenza dei codici non alfabetici, specialmente visivi, che forniscono ormai tutte le informazioni necessarie per cui la
lettura risulta, per i ragazzi, noiosa ed inutile. E’ quindi opportuno che la scuola, pur essendo aperta e pronta ad accogliere le innovazioni tecnologiche ed informatiche ed a
sfruttarle ai fini di uno sviluppo integrale delle abilità e delle competenze dei bambini, si concentri sul recupero dell’importanza della lettura e del confronto tra bambino e
libro. Come ribadito anche nelle 'Nuove indicazioni Nazionali' la lettura rappresenta lo strumento indispensabile per comprendere la realtà e se stessi. L'innovazione della
scuola passa infatti anche per le biblioteche scolastiche che dovrebbero diventare, nell'idea del Ministero dell'Istruzione, dei “laboratori per coltivare e implementare
conoscenze, saperi, attitudini e abilità trasversali, utilizzando nuove metodologie didattiche, per formare e sviluppare le competenze chiave dell’apprendimento permanente'.
Le varie attività didattiche si articoleranno e diversificheranno secondo la fascia di età a cui verranno proposte e, comunque, tenendo presente il contesto in cui si “opera” e
i bisogni formativi rilevati nelle singole classi e si porranno un’unica chiara e precisa finalità: educare il bambino e il preadolescente a conoscere, vivere e condividere il
proprio mondo emotivo e a sperimentare nuove modalità di apprendimento/insegnamento.
Le strategie metodologiche si baseranno sulla valorizzazione delle potenzialità di tutti gli alunni, sulla creazione di situazioni motivanti all’ascolto, alla lettura, alla
comprensione,alla produzione di varie tipologie testuali e sulla valorizzazione delle attività di tipo laboratoriale quale mezzo privilegiato per l’attivazione e lo sviluppo dei
processi di apprendimento dell’alunno.
Particolare rilevanza sarà data alla modalità organizzativa a classi aperte.
Ogni insegnante individuerà momenti e luoghi per favorire e stimolare una partecipazione fattiva del bambino, regolando i tempi e creando un’atmosfera accattivante, attraverso l’uso di mediatori ludici, analogici, iconici, simbolici e multimediali.