DESCRIZIONE
Nell'ambito della presente iniziativa, la lettura ad alta voce e le conseguenti attività laboratoriali verteranno su una selezione delle Favole di Esopo, con l'obiettivo di suscitare e assecondare nei bambini l'interesse e il piacere nei confronti della lettura passiva.
La scelta di trattare il genere letterario della Favola scaturisce dal fatto che le favole, intese come strutture narrative che conferiscono forma, senso e significato ad una 'realtà condivisa', possono essere concepite come veri e propri ambienti educativi di apprendimento, che contribuiscono allo sviluppo psicologico dei bambini, in relazione all'area del linguaggio, dell'emotività /affettività e della socialità /moralità .
Le favole assumono un ruolo cruciale nell'evoluzione del pensiero narrativo, ovvero della capacità cognitiva attraverso cui gli individui strutturano la propria esistenza e le
danno significato. Il linguaggio simbolico della favola, offrendo nuove dimensioni all'immaginazione, permette il collegamento tra la sfera emozionale e quella razionale e fornisce gli strumenti per la crescita del bambino, contribuendo ad aumentarne l'autostima.
Attraverso le favole i bambini prendono coscienza del loro mondo interiore, poiché esse danno voce a sentimenti difficili da esprimere. I personaggi delle favole sperimentano l'intero ventaglio emozionale (la paura, la gioia, l'amicizia, la solidarietà , la generosità , il coraggio, la tristezza, l'amore, la rabbia, la noia, la delusione, l'invidia, la cattiveria, …) e i bambini si calano totalmente in questo universo emotivo mediante il filtro dato dai protagonisti. I personaggi e gli eventi delle favole, dunque, mettono in scena
conflitti interiori e indicano in maniera sottile come possono essere affrontati e superati. In questo modo, i bambini hanno la possibilità di esorcizzare le loro esperienze
negative e di valorizzare quelle positive, innescando processi di identificazione fondamentali per l'interiorizzazione di modelli e valori finalizzati all'apprendimento di
opportune norme comportamentali, grazie alla comprensione dei concetti dicotomici e strettamente correlati di bene e male, giusto e ingiusto, vero e falso, e così via.