DESCRIZIONE
La voce di Ulisse nel canto XXVI dell’Inferno dantesco, interpretata da Roberto Benigni, e l’attenzione posta sulla terzina
“Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti
ma per seguir virtute e canoscenza”
ha avuto una risonanza così intensa, forte e partecipata degli e negli studenti che ha spinto gli stessi ad approfondire, innanzitutto il concetto di conoscenza, non solo come obbiettivo principale dell’essere umano, ma anche presupposto per la valutazione della persona. Ha permesso, inoltre, di riflettere, con gli occhi di un adolescente, sulla brutalità delle azioni di chi, non usando la ragione né l’intelligenza, è incapace di dominare i propri istinti, e che quindi è anche violenta, feroce. Ferocia che spesso si consuma tra le mura domestiche: un “bruto” è colui che picchia la moglie, che fa del male ai propri familiari, bruto è colui che usa violenza contro gli altri, ma soprattutto nei confronti delle donne e dei bambini.
La lettura, l’analisi e la drammatizzazione del canto hanno stimolato negli alunni la realizzazione e il montaggio di un video che sarà condiviso con altre classi dell’Istituto.