DESCRIZIONE
Tanto gentile e tanto onesta pare…Nell’anno dantesco l’Istituto “Benedetto Croce” di Flumeri si lascia contagiare dal progetto Libriamoci e ricerca la gentilezza tra le pagine dei libri e fra le trame delle storie promuovendo iniziative curricolari di invito alla lettura online durante la settimana “Libriamoci: giornate di Lettura nelle Scuole” (16 e il 21 novembre). Tali iniziative, sostenute dai docenti, vedranno coinvolte le classi dei sette plessi dell’Istituto Comprensivo (Flumeri, Carife, Castel Baronia, San Nicola Baronia, San Sossio Baronia, Villanova del Battista e Zungoli) e declineranno i filoni tematici proposti dall’edizione “Libriamoci” adattandoli ai tre ordini di scuola (Infanzia, Primaria, Secondaria).
• Contagiati dalle storie
• Contagiati dalle idee
• Contagiati dalla gentilezza
I percorsi di invito alla lettura, collegati anche all'iniziativa #IoLeggoPerché, potranno protrarsi nel corso dell’anno scolastico anche oltre il tempo della settimana “Libriamoci”, intrecciandosi ad altri momenti di invito alla lettura. Essi saranno realizzati grazie alla collaborazione tra docenti di diverse discipline e di diversi ordini di scuola e coinvolgeranno attivamente gli alunni, che diventeranno al tempo stesso ascoltatori e lettori, attori e spettatori.
Si vuole percorrere la “ricerca della gentilezza”, partendo dalla rilettura del termine, in termini letterari, come nobiltà d’animo, virtù comprensiva di “savere e cortesia”, attraverso Dante e lo Stilnovo. Si vuole educare alla gentilezza dei toni, dei modi, dei sentimenti, in un contesto di “distanza” in cui anche conservare le relazioni di amicizia appare difficile. Il fiore della gentilezza sboccerà tra le scelte antologiche che prevedono, tra gli altri, incontri con Dante, con le signorine Felicita, Speranza, Graziella di Guido Gozzano, con la leggerezza pensante di Italo Calvino, con i racconti della memoria di Marcel Proust, che possano invogliare a riconoscere nel libro un’esperienza di amicizia e nella scrittura una forma di narrazione di sé.
'Se volessi scegliere un simbolo augurale per l’affacciarsi al nuovo millennio, sceglierei questo: l’agile salto improvviso del poeta-filosofo che si solleva sulla pesantezza del mondo, dimostrando che la sua gravità contiene il segreto della leggerezza, mentre quella che molti credono essere la vitalità dei tempi, rumorosa, aggressiva, scalpitante e rombante, appartiene al regno della morte, come un cimitero d’automobili arrugginite. Vorrei che conservaste quest’immagine nella mente, ora che vi parlerò di Cavalcanti poeta della leggerezza” (Italo Calvino, prima lezione americana – commento alla nona novella della sesta giornata del 'Decameron' di Giovanni Boccaccio dedicata a Guido Cavalcanti).