DESCRIZIONE
La lettura è un’attività centrale nel processo di formazione del bambino. L’amore per la lettura è raramente una conquista dell’età adulta e in genere, chi non ha assunto e interiorizzato nel corso degli anni il piacere di leggere difficilmente potrà recuperare un rapporto significativo con il libro. Avviare quindi il bambino fin dalla classe prima a sviluppare un atteggiamento di curiosità e di interesse verso il libro, significa aiutarlo a diventare un futuro bravo lettore. Lettori non si nasce ma lo si diventa attraverso un processo graduale che si snoda lungo tutto l’arco della vita. E’ evidente che in questo processo la famiglia in primo luogo e, in seguito o contemporaneamente, le strutture educative assumono un ruolo determinante: il bambino amerà il libro nella misura in cui gli adulti (genitori e insegnanti) per primi sapranno essere testimoni credibili e contagiosi del piacere della lettura. La scuola assume un ruolo di primaria importanza in questo arduo compito di trasmettere il PIACERE di LEGGERE. Educare alla lettura infatti, non è la stessa cosa che insegnare a leggere. L’esperienza di lettura, va avviata fin dall’inizio della scuola e va condivisa dal contesto familiare perché il piacere di leggere nasce se gli adulti consentono l’incontro precoce con ogni tipo di libro, se leggono ai bambini e se offrono essi stessi un modello adeguato. Il bambino va aiutato pertanto a vivere il libro non come oggetto lontano, misterioso e inavvicinabile verso cui finirà per nutrire diffidenza se non ostilità. Per questo le insegnanti delle classi 1^A e 1^B della scuola primaria di via Sicilia di Serramanna hanno proposto alle insegnanti delle classi 3^A e 3^B di “far giocare” gli alunni di terza con gli alunni di prima con le storie di due libri. I grandi (alunni di terza) sosterranno i piccoli (alunni di prima) nello scoprire il libro come compagno di giochi e di avventure.