Stereotipo e pregiudizio sono due parole che spesso sentiamo nominare: ma sappiamo davvero cosa vogliano dire? A partire dagli stereotipi si generano i pregiudizi, cioè gli atteggiamenti negativi. Stereotipi e pregiudizi vengono veicolati anche e soprattutto attraverso le parole: purtroppo ne leggiamo il frutto acerbo online sempre più spesso. Partendo dalla visione di pubblicità degli anni 50 (cfr. https://www.huffingtonpost.it/2013/12/03/pubblicita-degli-anni-50-che-oggi-ci-farebbero-rabbrividire-foto_n_4376773.html )e dall'osservazione di commenti negativi a profili social di influencer e persone famose, l'insegnante guiderà un dibattito sull'avvertimento dello stereotipo da parte degli alunni cercando di far emergere delle parole-chiave: diritti: doveri: persona: libertà: lavoro: aspettativa: discriminazione: solidarietà: partecipazione: tutti. Il dibattito farà quindi riflettere sugli stereotipi oggi ancora molto difficili da sradicare, come ad esempio quelli di genere (cfr. le bambine giocano con le bambole, vestono di rosa, non sono brave in matematica: i bambini giocano col fucile, sono predisposti a studiare ingegneria). Come si comporta lo Stato italiano nei confronti delle discriminazioni? Verranno quindi letti ad alta voce dagli alunni l'art.3, l'art.29, l'art.39, l'art.48, l'art.51, l'art.117 della Costituzione: essa è rispettata e onorata dall’ intelligenza, dalla volontà, dall’ amore, della gentilezza di ogni cittadino e ogni cittadina. Infine verrà condiviso il Manifesto della comunicazione non ostile e per fornire un esempio di gentilezza poetica alcuni alunni leggeranno brani da 'Romeo e Giulietta' con lettura espressiva.
Istituto Comprensivo (infanzia + primaria + secondaria di primo grado)
12-13 anni
Prof.ssa Francesca Faiella Articoli dalla Costituzione italiana
Brani da Romeo e Giulietta di W. Shakespeare