DESCRIZIONE
La gentilezza è il linguaggio che il sordo può sentire e il cieco può vedere. (Mark Twain)
In occasione della settimana di promozione della lettura agli allievi della classe II B della Scuola Secondaria di primo grado “Dante Alighieri” di Rende sarà proposta la rilettura di alcuni sonetti duecenteschi attraverso un particolare punti di vista: l'aggettivo gentile, visto come sinonimo di animo sensibile, puro, disinteressato, riferito alla figura femminile ma non solo.
Si partirà dalla rilettura e l'analisi della favola di Leo Lionni, incentrata sulla figura del piccolo topolino che attraverso l'arte, la poesia, la fantasia, nutre i propri compagni di avventura di un cibo indispensabile per l'anima: la gentilezza e la cura degli altri da sé.
Il testo rappresenta un modo per passare dal mondo dell'infanzia a quello della preadolescenza, per mostrare come la gentilezza sia un atteggiamento ed un modo di essere che non ha età.
Seguirà la lettura e analisi dei sonetti stilnovistici attraverso il focus della gentilezza ed una riflessione sull'accezione moderna del termine. L'obiettivo è quello di indurre gli allievi a riflettere sui propri atteggiamenti quotidiani, a rivalutare la gentilezza come qualità, spesso nascosta o da alcuni dimenticata, ma da cui tutti dovremmo partire e che, troppo spesso è considerata una forma di dolcezza scambiata per debolezza. E che, invece, in periodi complessi come quello che stiamo vivendo può aiutarci ad evitare atteggiamenti solipsistici e farci riscoprire l’importanza di atteggiamenti ed esperienze di cura e attenzione verso il prossimo.
Le attività saranno condotte da remoto, in quanto gli alunni sono attualmente in DAD.
Al termine dell'iniziativa sarà realizzato un prodotto multimediale con riflessioni, idee, immagini e testi realizzati dagli allievi.