La civiltà ha fatto un passo decisivo il giorno in cui lo straniero, da nemico (hostis), è divenuto ospite (hospes). HOSTIS/HOSPES: un'assonanza che, a livello di significato, rivela un'antitesi. Un famoso teologo del secolo scorso, Jean Daniélou ci fa osservare che la civiltà nasce non tanto con le grandi scoperte, ma con un atto di umanità, di ospitalità. Essa non si può misurare solo in termini di tecnologia e sviluppo economico, ma soprattutto nella logica dell'accoglienza che trasforma il potenziale hostis in un hospes. Gli alunni della classe 3EC con la metodologia del debate dimostreranno che questa scelta è complessa e anche faticosa, dev'essere calibrata ed è frutto di un impegno reciproco tra i due interlocutori, ma è l'unica «via stretta» verso la civiltà e la grandezza di un popolo. Sarà prodotto un padlet ed il link sarà pubblicato sul sito web dell'Istituto
Scuola secondaria di secondo grado
15-16 anni
M. Bettini-A. Borghini, La guerra e lo scambio: hostis , perduellis , inimicus, in AA.VV., Linguistica e antropologia . Atti del XIV Congresso Internazionale di Studi. Lecce 23-25 maggio 1980, Roma 1983, pp. 303-312
U. Curi, Straniero, Milano 2010
R. Degl'Innocenti Pierini, s.v. hospes, in Enciclopedia Virgiliana , Roma, 1985
R. Simone, L'ospite e il nemico, Garzanti, 2020