DESCRIZIONE
I docenti e gli alunni delle classi III del C.D.San Nicolò Politi hanno accolto l'invito a partecipare alla VII edizione dell'iniziativa LIBRIAMOCI promossa dal MIUR e dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali scegliendo come tematica'Contagiati dalla gentilezza'.Da parecchi anni il nostro circolo implementa un progetto lettura dal titolo ”Amico Libro” che intende promuovere, consolidare, potenziare l'amore per la lettura, proponendola come attività libera capace di porre l'alunno in relazione con se stesso e con gli altri, sradicando la concezione del leggere come un dovere unicamente scolastico. In quest’ottica i nostri alunni, nel corso degli anni, sono stati coinvolti in varie iniziative: gemellaggio con la festa del libro di Zafferena Etnea: laboratori e incontri con gli autori, serate – evento come “Notte di storie …notte di stelle, concorso letterario” il Paese delle fiabe”, “ Io leggo perché”, “Più unici che rari: un progetto educativo”. La gentilezza è ogni nostra azione, grande o piccola, custodisce il segreto per instaurare relazioni solide, autentiche, di fiducia, che ci aiutano a conseguire i risultati desiderati in tutti gli ambiti della nostra esistenza privata e sociale. Ci insegna il rispetto degli altri, la capacità di ascolto e di empatia, e determina la qualità dei nostri rapporti con il resto del mondo nella vita adulta, è semplicemente uno dei modi migliori per essere felici, è un piacere fondamentale per il nostro benessere. La gentilezza è un bene complesso e potentissimo, che appartiene a ciascuno di noi, ma che va riscoperto e praticato quotidianamente, perché porti i suoi frutti migliori, non è sinonimo di cortesia, ma è un valore da recuperare e da coltivare. Educare alla gentilezza, quindi, equivale ad aggiungere gocce di empatia nel carattere di un bambino. E’ un insieme di atti, espressioni, gesti di amabilità, garbo e cortesia ed è l’opposto dell’insolenza, della prepotenza, dell’impertinenza. Si parla, oggi, moltissimo di bullismo, di cyber-bullismo e di violenza verbale, oltre che fisica, messi in atto da ragazzini nei confronti di coetanei definiti “deboli” o “diversi”, che diventano vittime, spesso silenziose di questo meccanismo pericoloso. Certamente le scuole si stanno attrezzando per conoscere, innanzitutto, questi nuovi fenomeni sociali e per porvi rimedio o, quanto meno, per non trascurare quei segni anticipatori, quelle avvisaglie, che possono nascere silenziose tra i banchi e in rete. Dipende da noi adulti, ogni giorno, porre un’attenzione speciale alle parole che usiamo, all’ esempio che riusciamo a dare loro. Dalla capacità di empatia dell’insegnante possono nascere atti di gentilezza contagiosi, che coinvolgono l’intera classe modificando il modo di relazionarsi nei diversi ambienti di vita. Questo progetto, pertanto, mira ad indirizzare i più piccoli verso la piacevolezza di un gesto di altruismo, di educazione e di condivisione con il prossimo. Le buone maniere, il rispetto di sé e dell’altro, vanno coltivati ogni giorno con amore e dedizione per portare frutti duraturi.
Obiettivi formativi
Valorizzare il gioco come opportunità per trasmettere conoscenze e atteggiamenti gentili:
favorire la creatività dei bambini nel creare nuovi giochi della gentilezza:
creare un’opportunità di condivisione e di confronto su un’esperienza progettuale comune:
ascoltare storie e racconti:
rappresentare sentimenti ed emozioni espressi da racconti ed immagini:
essere aperti verso tutti: salutare, ringraziare e sorridere:
vivere bene insieme: ascoltare ed essere pazienti:
rispettare e valorizzare al diversità, grande fonte di ricchezza:
interagire usando buone maniere con persone di età diverse.
Competenze attese
Riflettere sul significato delle parole che pronunciamo ogni giorno:
abituare a dire poche parole dette al momento giusto per rendere migliore la nostra giornata e quella degli altri:
le buone maniere possono aiutare con facilità a cambiare in meglio il rapporto con gli altri:
comunicazione amorevole:
regole di buona educazione:
chiedere con cortesia per rendere più civile la convivenza tra persone:
ringraziare e sorridere alle persone che lavorano per noi :
un saluto caloroso solleva il morale di chi lo riceve:
dimostrare con i fatti, con le attenzioni e le cortesie quello che proviamo:
ascoltare gli altri:
offrire aiuto a chi è in difficoltà:
chiedere scusa quando si sono avuti comportamenti sbagliati.
L’informazione e gli approfondimenti relativi alle tematiche della gentilezza passeranno attraverso la lettura ad alta voce ed espressiva e/o lettura condivisa per gruppi paralleli da svolgere nella settimana dal 16 al 21 novembre 2020. Oltre al testo, riferimento per attività laboratoriali, ogni insegnante potrà proporre brani musicali, schede operative, articoli sul tema, si realizzeranno foto, video e cartelloni a conclusione dell’iniziativa.