Gli alunni delle classi 1El, 2Ds, 2Ac e 2Bc del Liceo Ferraris di Taranto questa mattina hanno partecipato in Aula Magna all’Incontro con lo scrittore tarantino Maurizio
Cotrona. Il suo romanzo 'Il figlio di Persefone' (Elliot Edizioni) racconta di due fratelli nati nel quartiere Tamburi a cui il mostro Ade – ovvero il siderurgico di Taranto – ha
strappato via la mamma. È lei Persefone, la dea a cui a Saturo gli antichi Greci consacrarono una sorgente. A partire dalla lettura dell’'Inno' alla dea, che fu “intrappolata” dal
fiore più bello, il narciso, e fu poi legata per sempre agli Inferi perché aveva mangiato i chicchi di melograno a lei offerti dallo sposo-rapitore prima che facesse ritorno da sua
madre, Demetra, la quale non produceva più spighe e frutti per l’uomo perché troppo addolorata, i ragazzi sono stati invitati a riflettere su due ineludibili “battaglie”. Se la
“battaglia” contro la malattia e le morti causate dall’Ilva ci pone drammaticamente di fronte a scelte quasi insolubili (la salute o il lavoro?), l’altra grande battaglia è quella che
ognuno è chiamato ad affrontare crescendo: narciso o melograno? Chi nasce a Taranto ha “l’Ilva davanti agli occhi e l’Ilva nella carne” ma ha anche lo splendore del mare…
Questi i numerosi spunti di dibattito proposti dall’autore, colti con estremo interesse dai ragazzi, anch’essi come i due protagonisti del romanzo sollecitati a interrogarsi:
narciso o melograno? immobilità o disponibilità a comprendere e mutare? Maurizio Cotrona ha sottolineato che la letteratura ci chiede molto: anche la realtà che abbiamo
intorno a noi ci impone di confrontarci con la sua complessità, magari grazie alle suggestioni proposte da questa storia fantasiosa.
Maurizio Cotrona, "Il figlio di Persefone" (Ellliot Edizioni)
Scuola secondaria di secondo grado
14-15 anni
Nessuna
Maurizio Cotrona