Ho scelto di leggere questo libro perché contiene un messaggio importante: anche restando nell'anonimato, ognuno di noi può trasformare un piccolo gesto in una grande
impresa di vita.
La storia è ambientata tra i monti della Provenza dove un uomo solitario, all'età di circa 50 anni, inizia a piantare 100 ghiande al giorno con la speranza di veder nascere un
bosco di querce. Le pianta in un suolo ed una terra che non gli appartengono, ma da cui è semplicemente circondato. Dopo alcuni decenni, quel sito desertico e desolato si
trasforma in un luogo pieno di alberi e di vita. Il protagonista del racconto è il solitario e taciturno Elzéard Bouffier, un contadino e pastore che, rimasto solo dopo la morte della moglie e del figlio, decide di iniziare questa silenziosa impresa. Egli, attraverso semplici e ripetitivi gesti riesce a conferire un senso alla sua vita e a quello che fa con
passione, come si legge nelle pagine del libro: “ …se metto in conto quanto c’è voluto di costanza nella grandezza d’animo e d’accanimento nella generosità per ottenere
questo risultato, l’anima mi si riempie d’un enorme rispetto per quel vecchio contadino…” Nonostante la sua semplicità e la totale solitudine nella quale vive, quest'uomo sta compiendo una grande azione, un'impresa che avrebbe cambiato la faccia della sua terra e la vita delle generazioni future.
Lettori speciali saranno Lidia Pantone, capo delegazione del FAI , provincia di Potenza e Gennaro Pace, maestro in pensione, sensibile ai problemi ambientali.
L'uomo che piantava gli alberi - Jean Giono
Scuola primaria
9-10 anni
Noi salveremo il pianeta
Lidia Pantone, capo delegazione del FAI , provincia di Potenza e Gennaro Pace, maestro in pensione, sensibile ai problemi ambientali.