DESCRIZIONE
Relativamente al potenziamento e allo sviluppo delle competenze comunicative i docenti del Dipartimento Umanistico hanno previsto la realizzazione di un Progetto di Lettura volto ad incentivare la lettura nei nostri studenti . Una delle scommesse culturali oggi più impegnative consiste nel riproporre in maniera persuasiva, alle nuove generazioni, la pratica della lettura, ossia della ricezione verbale del mondo: è infatti attraverso questa via che si impara a costruire modelli di realtà più articolati, a cogliere le complesse strutture dell’esistente, ad analizzare e ad interpretare l’esperienza con intelligenza e partecipazione; ed è sempre per tale via che l’immaginazione viene sollecitata a dilatare il vissuto, a elaborare altri spazi e tempi, colmando il non detto, scoprendo nessi nascosti tra le cose o arricchendole di nuove dimensioni di significato. A questo spirito e a questo intendimento ha obbedito l’azione messa in essere da me Prof.ssa Citroni Catia e dalle professoresse Di Leo , Cammardella, Terralavoro altri docenti del Dipartimento Umanistico.
Nell’ambito di tale progetto è prevista per gli alunni del Primo Biennio la lettura di
La chiave a stella di Primo Levi.
Perchè leggere questo romanzo?
• Per la centralità del tema del lavoro
• Per l ‘antropologia di homo faber
• Per la commistione tra esperienza e invenzione narrativa
• Per l’impasto linguistico antiletterario e la ricostruzione dell’oralità
• Perché è esemplare delle «due anime» di Levi, quella umanistica e
quella tecnico- scientifica
Nel romanzo La chiave a stella la profonda interazione tra la cultura umanistica e cultura scientifica emerge con particolare evidenza.
Per gli alunni del secondo biennio e quinto anno viene proposta la lettura di Cecità di José Saramago
Saramago è stata una voce in grado di parlare di diverse epoche storiche, ma anche del presente, premio Nobel per la Letteratura nel 1998, lo scrittore portoghese ha sempre descritto la realtà in maniera veritiera, celandola spesso dietro allegorie e metafore… ha messo in luce quelli che sarebbero stati gli stessi problemi emersi nel nostro tempo: la solitudine, l’indifferenza e la mancanza di solidarietà fra persone….
Cecità è tutt’altro che una distopia: non parla di un ipotetico futuro, ma di qualcosa che già ci riguarda tutti. Non a caso non vengono mai precisati il luogo, il tempo e persino i nomi dei personaggi. Saramago sembra volerci dire, in ogni pagina, che quella che sta raccontando non è una storia specifica: potrebbe succedere ovunque, a chiunque, in qualsiasi momento. Lo stile si libera di tutto il superfluo, e insieme ai nomi dei protagonisti scompaiono anche i due punti e le virgolette nei loro dialoghi. La successione degli eventi è raccontata da periodi lunghi che ci trasportano nella situazione caotica in cui sono immersi i personaggi. L’autorialità tuttavia permette alla lettura di rimanere scorrevole, e dà vita a un romanzo coinvolgente che si ha voglia di leggere tutto d’un fiato. L’ambientazione indeterminata fa risaltare ancora di più la concretezza delle vicende; Saramago non risparmia niente al lettore, non passa sopra neanche ai particolari più crudi. L’angoscia, l’alienazione dei personaggi ci arrivano oggi ancora più autentiche, e riscoprendo un classico come Cecità non possiamo non creare parallelismi con il periodo che stiamo vivendo. Se da una parte sembra dirci che l’umanità è già in un certo senso cieca, dall’altra Saramago lancia un avvertimento che va molto oltre lo sconforto e il cinismo iniziali: finché conserveremo la sensibilità e la voglia di aiutare gli altri non ci ridurremo come gli uomini fatti “metà di indifferenza e metà di cattiveria” che descrive nel romanzo. Solo così non perderemo la ragione, la vera vista di cui ha bisogno l’uomo.
Il progetto, finalizzato alla realizzazione della Festa del Libro e della rosa (Maggio 2024) appuntamento ormai annuale del Liceo Assteas, si propone di promuovere quindi la lettura come abilità strumentale primaria e trasversale a più discipline, aiutando gli alunni a ritrovare spazi di creatività e di critica costruttiva.
Attraverso varie iniziative e azioni ci si propone soprattutto di far nascere il piacere della lettura non attraverso l’imposizione, ma fornendo stimoli e occasioni piacevoli di confronto con i libri.
Il progetto non solo mira ad incentivare la LETTURA ma si prefigge un’altra finalità importante per i ragazzi che è la SCRITTURA, facendo emergere la consapevolezza di potenzialità creative latenti.
L’articolazione del progetto è paradigmatica per tutte le discipline coinvolte, infatti ,le docenti Citroni, Di Leo, Cammardella ,Terralavoro e tutti i docenti del Dipartimento che vorranno partecipare alle azioni didattiche provvederanno all’interno delle proprie programmazioni disciplinari ad elaborare un percorso relativo alle tematiche individuate.