DESCRIZIONE
Si inizierà spiegando in cosa consiste l'iniziativa, si presenteranno i lettori i testi scelti e si partirà con la lettura: Da "Rime scolare verrà letta la poesia "A spiegare le poesie" si chiederà agli alunni se ci sono parti difficili e di spiegarle a modo loro. Così facendo si condurrà il discorso sull'importanza delle parole e si farà riferimento al loro potere con l'albo "Il potere delle parole" e i sentimenti di rabbia che possono farci provare le parole non proprio positive (albo "Che rabbia!") Ogni bambino dorato di una scatola con foglio bianco scriverà la parola che gli è stata detta nel corso della sua vita e che lo fa proprio arrabbiare (la scriverà piccola e nera) , condividerà con i compagni che con pennarelli colorati si preoccuperanno di scrivere qualcosa di bello/gentile per il compagno in modo da quasi cancellare quel sentimento di rabbia. Si chiederà ai bambini, richiamando l'attenzione alla poesia di partendo ed attraverso un brainstorming, cosa sia per loro la poesia e ci si concentrerà sul chiedersi chi è in grado di fare poesia, sottolineando che tutti possiamo "crearle" trovando le parole più giuste e adatte perché la poesia è come quasi fosse magia. Ma le parole giuste arrivano subito? No ci vuole pazienza: collegamento da "Poesie del camminare" alla "Filastrocca della pazienza" . Ma non basta per avere le parole giuste e adatte occorre avere tante parole a disposizione e quindi bisogna ASCOLTARE, STUDIARE, LEGGERE...possiamo anche avvalerci di un "mucchio di parole" (poesia da "Le parole a fare un giro" e di una nostra "Fabbrica della parole" : quali sono le parole che i bambini ritengono più belle e quindi del cuore? Quali invece le più difficili da dire? In questo caso i bambini appunteranno i loro pensieri direttamente sul quaderno o post-it (sarà una scelta condivisa). Le parole possono essere ponti o muri, gemme o pietre pesanti è necessario saperle usare e averne cura: ascolto della canzone "Non spegnere le parole". Da qui emerge che le parole vanno curate, conservate, protette e usate nei momenti opportuni. Attraverso l'albo "I pescatori di parole" si scriveranno in una corteccia le parole rugose/scortesi e in una bolla le parole gentili. Con questo albo comprendiamo come sia importante guardare tutto come fosse la prima volta e andare oltre l'ordinario, guardando i particolari e tutto con meraviglia da mostrare agli altri attraverso le parole che si adottano per descrivere le situazioni. Si osserverà un oggetto quotidiano e si farà una descrizione oggettiva e una poetica (ad esempio una penna dall'inchiostro blu poeticamente può diventare una traccia di cielo e così via...).Si scriverà un piccolo componimento poetico unendo le frasi relative all'oggetto scelto e si evidenzierà come anche noi possiamo trasformarci in poeti, Definiremo la poesia con una citazione di "Jean Pierre Simeon": UNA POESIA E' QUANDO RIGIRI LE PAROLE DA CIMA A FONDO E HOP...DIVENTA NUOVO IL MONDO". La poesia usa parole in modo insolito, crea immagini nuove per quali fini? Dopo la discussione in classe si giungerà a evidenziare come essa permette di divertire, esprimere emozioni, descrivere qualcuno/ qualcosa e non ultimo comunicare messaggi. Per fare noi una poesia ci avvicineremo alla tecnica del Ricalco seguendo Roberto Piumini "Per fare la poesia" tratta da "Io mi ricordo quieto patato..." verrà scelto un argomento ad esempio la vita, l'amicizia si cercheranno delle parole che iniziano con le lettere che compongono la parola-argomento e verranno messe insieme con l'utilizzo di qualche figura retorica ripresa. Ci si ricorderà che esistono poesie con versi sciolti si cercheranno degli Haiku e scoprendone la struttura si proporrà ai bambini di comporne su argomenti vicini. Ci sarà il collegamento con musica con l'autunno di Vivaldi le cui parole verranno trasformate in Haiku.