DESCRIZIONE
Docenti e alunni dell'Istituto "Di Vittorio Lattanzio" leggono nelle classi o nella sede del Bibliopoint "Di Vittorio" brani tratti dai testi di Italo Calvino.
Nel 1955, nel saggio intitolato Il midollo del leone, Calvino scriveva:
«La letteratura che vorremmo veder nascere dovrebbe esprimere nell'acuta intelligenza del negativo che ci circonda, la volontà limpida e attiva che muove i cavalieri negli antichi cantari o gli esploratori nelle memorie di viaggio settecentesche. Vorremmo anche noi diventare figure di uomini e di donne piene d'intelligenza, di coraggio e
d'appetito, ma mai entusiasti, mai soddisfatti, mai furbi o superbi».
«Le cose che la letteratura può ricercare e insegnare sono poche ma insostituibili: il modo di guardare il prossimo e sé stessi, di porre in relazione fatti personali e fatti generali, di attribuire valore a piccole cose o a grandi, di considerare i propri limiti e vizi e gli altrui, di trovare la proporzioni della vita, e il posto dell’amore in essa, e la sua forza e il suo ritmo, e il posto della morte , il modo di pensarci o non pensarci; la letteratura può insegnare la durezza, la pietà, la tristezza, l’ironia, l’umorismo e tante altre di queste cose necessarie e difficili. Il resto lo si vada a imparare altrove, dalla scienza, dalla storia, dalla vita, come tutti noi dobbiamo continuamente andare ad impararlo».