DESCRIZIONE
Nell'anno del centenario dalla nascita di uno dei più grandi autori italiani del Novecento, abbiamo voluto ripercorrere insieme ai nostri alunni la sua opera, dedicata ai ragazzi, passando tra le fiabe, gli adattamenti e le storie che restano pietre miliari della letteratura per l'infanzia. In particolare, nelle classi prime della scuola secondaria si leggeranno alcune fiabe perché il fantastico diventò per Calvino uno strumento per indagare il mondo, attraverso il quale poter assumere una visuale più ampia e, nel contempo, distaccata dalla realtà. Nelle classi seconde della scuola secondaria, l'attenzione sarà riposta alla Città e Memoria. Il mondo urbano è metafora di un mondo più esteso. Le città invisibili rappresenta un valido tentativo di risolvere la questione interno/esterno e soggetto/realtà. Le città invisibili testimonia che il mondo non è altro che una proiezione della mente, un fantasma dell’interiorità, l’esternazione delle paure e dei desideri. Nelle classi terze il tema sarà il Coraggio con la lettura del racconto "Il bosco degli animali" e di alcuni estratti del libro "I sentire dei nidi di ragno". In entrambe le letture gli alunni si confronteranno con storie di coraggio, attraverso i due protagonisti Giuà e Pin, due storie di chi il coraggio ce l'ha o non ce l'avrà mai. Calvino ci dimostra che eroi non si nasce, ma si diventa. In tutte le classi gli alunni leggeranno la fiaba "L'amore delle tre melagrane" che Calvino riteneva la più italiana di tutte. Narra la vita attraverso le sue due componenti: latte e sangue, vita da ricevere e vita da dare, amare ed essere amati. Il primo passo di questa fiaba è citato nella citazione di uno dei romanzi di Alessandro D'Avenia, il cui titolo è appunto Bianca come il latte rossa come il sangue, uscito nel 2010, da cui è stato anche tratto un film.